Don Juan disse allora che negli inventari strategici dei guerrieri, l'importanza personale figura come l'attività che consuma la maggiore quantità di energia e per questo si sforzavano di vincerla.
"Una delle prime preoccupazioni del guerriero è liberare quell'energia per affrontare con essa l'ignoto" proseguì Don Juan
"L'azione di ricanalizzare quell'energia è l'impeccabilità"
Disse che la strategia più efficace su sviluppata dai veggenti della Conquista, indiscutibili maestri dell'agguato, che consiste di sei elementi che hanno influenza reciproca.
Cinque sono detti attributi del guerriero: controllo, disciplina, equilibro, tempismo e intento.
Questi cinque elementi appartengono al mondo privato del guerriero che lotta per perdere l'importanza personale. Il sesto elemento, forse il più importante di ogni altro, appartiene al mondo esterno e si chiama il pinche tirano, cioè piccolo, meschino, da poco.
(....) "Un pinche tirano è un torturatore" rispose "qualcuno che ha potere di vita e di morte sui guerrieri, o che semplicemente gli rende la vita impossibile"
(....) "Tuttavia non hai ancora messo insieme gli ingredienti della strategia dei nuovi veggenti" disse "Una volta che l'avrai fatto, saprai quanto sia efficace ed ingegnoso lo stratagemma di usare un meschino tiranno che non solo elimina l'importanza personale, ma prepara anche i guerrieri a capire che l'impeccabilità è l'unica cosa che conti sulla via della conoscenza."
(da Il fuoco dal profondo, C. Castaneda)