sabato 22 dicembre 2012

Perché la conoscenza è tenuta così accuratamente segreta?

"Vi sono due risposte, disse G.; in primo luogo, questa conoscenza non è tenuta segreta, e in secondo luogo non può, per la sua stessa natura, diventare proprietà comune. Esamineremo subito questo secondo punto. Vi proverò in seguito che la conoscenza, egli accentuò la parola,è molto più accessibile di quanto si creda a coloro che sono capaci di assimilarla; il guaio è che la gente o non la vuole o non la può ricevere."
Ma innanzitutto bisogna capire che la conoscenza non può appartenere a tutti e non può neppure appartenere a molti. Tale è la legge. (...)

"Se, per dorare degli oggetti, prendiamo una certa quantità d'oro,dobbiamo conoscere o calcolare il numero esatto degli oggetti che con questa quantità si potranno dorare. Se tentiamo di dorarne un numero maggiore, la doratura risulterà ineguale, a chiazze, ed essi appariranno peggiori che se non fossero stati dorati del tutto; di fatto, avremo sprecato il nostro oro." La distribuzione della conoscenza si basa su un principio rigorosamente analogo. Se la conoscenza dovesse esser data a tutti, nessuno riceverebbe nulla. Se essa è riservata a pochi, ciascuno ne riceverà abbastanza non solo per conservare ciò che riceve, ma per accrescerlo. 

(Frammenti di un insegnamento sconosciuto, P.D. Ouspensky)

venerdì 21 dicembre 2012

Espedienti

Il Budda sa che le menti degli esseri viventi sono timorose, deboli e meschine; così, avvalendosi del potere degli espedienti, egli predica due nirvana per offrire un luogo di riposo lungo il cammino. Ma se gli esseri viventi indugiano in questi due stadi, allora il Tathagata dice loro: Non avete ancora compreso ciò che deve essere fatto, Lo stadio in cui avete scelto di rimanere è vicino alla saggezza del Budda, ma dovete ponderare e riflettere oltre. Questo nirvana che avete conseguito non è quello vero. Semplicemente il Tathagata, utilizzando il potere degli espedienti, predica il veicolo del Budda operando delle distinzioni, come se fossero tre." «Il Budda è come quella guida che, per offrire un luogo di riposo, fa apparire d'incanto una grande città e, quando percepisce che i viaggiatori si sono riposati, dice loro: Il luogo ove si trovano i tesori è molto vicino. Questa città non è reale, è solo un miraggio che ho evocato d'incanto."

(il sutra del loto)

giovedì 20 dicembre 2012

Bisogna imparare da coloro che sanno


E tuttavia certe teorie affermano che la conoscenza può venire senza alcuno sforzo, che essa può essere acquisita anche dormendo.
Il solo fatto che esistano simili teorie costituisce una spiegazione supplementare del fatto che la conoscenza non può raggiungere gli uomini. Allo stesso tempo è essenziale comprendere che gli sforzi indipendenti di un uomo per raggiungere qualcosa in questa direzione non possono, da soli, dare alcun risultato. 

Un uomo può raggiungere la conoscenza soltanto con l'aiuto di coloro che la posseggono. Questo deve essere compreso fin dall'inizio. Bisogna imparare da coloro che sanno".


(Frammenti di un insegnamento sconosciuto, P.D. Ouspensky)

martedì 18 dicembre 2012

Ma come evadere?

Voi non vi rendete conto della vostra situazione. Voi siete in prigione e tutto ciò che potete desiderare, se avete del buon senso, di evadere. Ma come evadere? Occorre perforare un muro, scavare una galleria. Un uomo solo non può fare niente, ma supponete che siano dieci o venti che lavorano a turno; assistendosi l'un l'altro possono finire la galleria ed evadere.
Inoltre, nessuno può fuggire dalla prigione senza l'aiuto di coloro che sono già fuggiti.
Solo essi possono dire in che modo l'evasione è possibile e far giungere ai prigionieri gli utensili e tutto ciò che può essere necessario.

(Frammenti di un insegnamento sconosciuto, P.D. Ouspensky)

lunedì 17 dicembre 2012

E poi bisogna imparare a dire la verità.

"E poi bisogna imparare a dire la verità. Anche questo vi sembra strano. Non vi rendete conto che si debba imparare a dire la verità.Vi sembra che basti desiderare o decidere di dirla. E io vi dico che è relativamente raro che le persone dicano una bugia deliberatamente.Nella maggior parte dei casi pensano di dire la verità. Mentono continuamente, sia a se stessi che agli altri. Di conseguenza nessuno comprende gli altri, né se stesso. Pensateci: potrebbero esserci tante discordie, profondi malintesi e tanto odio verso il punto di vista o l'opinione altrui, se le persone fossero capaci di comprendersi l'un l'altro? Ma non possono comprendersi perché non possono non mentire. Dire la verità è la cosa più difficile del mondo; si deve studiare molto, e per molto tempo, per poter un giorno dire la verità. Il desiderio solo non basta.
Per dire la verità, bisogna essere diventati capaci di conoscere cosa è la verità e cos'è una menzogna; e prima di tutto in se stessi.
E questo nessuno lo vuol conoscere"

(Frammenti di un insegnamento sconosciuto, P.D. Ouspensky)

domenica 16 dicembre 2012

Non vale la pena di parlare nel linguaggio ordinario, perché, in questa lingua è impossibile comprenderci. Questo vi stupisce. Ma è la verità.Per riuscire a comprendere è necessario imparare un'altra lingua. Nella lingua che parla la gente non ci si può capire. Vedrete più tardi perché è così.

(Frammenti di un insegnamento sconosciuto, P.D. Ouspensky)