sabato 28 aprile 2012

Guardano e guardano, ma non vedono

Più tardi quando la folla se ne fu andata,
i dodici apostoli e quelli che stavano con
Gesù gli fecero delle domande sulle parabole.
Egli disse:
A voi Dio fa comprendere il segreto del suo regno;
per gli altri invece tutto rimane sotto forma di parabola,
perché come dice la Bibbia:
Guardano e guardano, ma non vedono
ascoltano e ascoltano, ma non capiscono.
Altrimenti tornerebbero verso Dio
e Dio perdonerebbe i loro peccati

(Marco, 4-10)

venerdì 27 aprile 2012

Che cosa conta allora?


“Che cosa conta allora?”
“Conta che un guerriero sia senza macchia” disse alla fine “Ma questo è solo un modo di dire, una scappatoia. Voi avete già compiuto qualche operazione di stregoneria, e credo che sia il momento di nominare la fonte di tutto ciò che conta. Vi dirò quindi che ciò che conta per un guerriero è arrivare alla totalità di se stesso.”

(L'isola del Tonal)

giovedì 26 aprile 2012

L'arte della guerra (VIII)

1. Sun Tzu disse:
In guerra il generale riceve il comando dal sovrano, raduna l'armata e concentra le sue forze.

4. Il generale che ha piena consapevolezza dei vantaggi che derivano dalle variazioni tattiche sa come guidare la truppa.

11. L'arte della guerra ci insegna a non fare affidamento sulla probabilità che il nemico non ci attacchi, ma sulla nostra preparazione a riceverlo; non sulla possibilità che non attacchi, ma piuttosto sul fatto che abbiamo reso la nostra posizione inattaccabile.

12. Ci sono cinque pericolosi errori che possono influenzare un generale:
a) Imprudenza, che porta al disastro.
b) Codardia, che conduce alla cattura.
c) Un temperamento irascibile, che può essere provocato dagli insulti.
d) Un eccessivo senso dellì'onore, che può rendere sensibili alla vergogna.
e) Un eccesso di sollecitudione verso i propri uomini che espone alla preoccupazione e ai guai.

mercoledì 25 aprile 2012

Impeccabilità

Le raccontai come don Juan mi aveva fatto capire che cosa lui intendesse per impeccabilità.

Un giorno, stavamo camminando in fondo ad un burrone quando un masso si stacco dalla parete e precipitò a una ventina di passi da noi. Era un macigno enorme. Don Juan colse il pretesto per impartirmi una lezione. Disse che la forza che governa i nostri destini è esterna a noi e non ha nulla a che fare con la nostra volontà. Talvolta quella forza può farci fermare per allacciare una scarpa, come avevo fatto io per l'appunto, poco prima che il macigno cadesse. Facendoci fermare, quella forza ci fa guadagnare un momento prezioso. Se noi avessimo seguitato a camminare, il macigno ci avrebbe sfracellati. Un altro giorno però, in un altro burrone, quella stessa forza esterna potrebbe farci fermare un momento per allacciarci una scarpa, mentre un altro macigno ci stacca dalla parete proprio sopra di noi. Facendoci fermare, quella forza ci farebbe perdere un momento prezioso. Questa seconda volta, se avessimo seguitato a camminare ci saremmo salvati.
Don Juan diceva che data l'impossibilità di controllare le forze che decidono del mio destino, la mia unica possibile libertà, in quel burrone, consisteva nell'allacciarmi le scarpe impeccabilmente.



(Carlos Castaneda, Il secondo anello del potere)

martedì 24 aprile 2012

L'arte della guerra (VII)

1. Sun Tzu disse:
In guerra il generale riceve il comando dal sovrano.

3. Effettuato ciò viene la manovra tattica, e non c'è nulla di più difficile. La difficoltà di una manovra tattica consiste nel ribaltare ciò che è indiretto in diretto, nel volgere la disgrazia in conquista.

4. Dopo aver attratto il nemico fuori strada, occorre prendere una lunga e tortuosa via,e, pur partendo dopo di lui, fare in modo di raggiungere l'obiettivo prima di lui: questo dimostra la conoscenza dell'artificio della deviazione.

17. Fai in modo di essere rapido come il vento; fai in modo di avanzare compatto come una foresta.

21. Considera attentamente e calcola prima di fare una mossa.

29. Un generale intelligente, pertanto, evita un esercito quando il suo spirito è vivace, ma lo attacca quando il suo spirito è lento e incline al ritorno. In questo consiste l'arte di studiare gli stati d'animo.

30. Conservare la disciplina e la calma, attendere i primi segnali di disordine e di chiasso nell'esercito nemico: in questo consiste l'arte dell'autocontrollo.

31. Essere vicini all'obiettivo mentre il nemico è ancora lontano, aspettare tranquillamente mentre il nemico si affatica e lotta, essere ben nutriti mentre il nemico è affamato: in questo consiste l'arte di risparmiare le proprie forze.

32. Trattenersi dall'incrociare un nemico i cui stendardi sono in perfetto ordine. astenersi dall'attaccare un armata disposta in file ordinate e confidenti: in questo sta l'arte di studiare le circostanze.

37. Questa è l'arte del fare la guerra.

lunedì 23 aprile 2012

Potere personale


“Non avete ancora sufficiente potere personale per andare in cerca della spiegazione degli stregoni, e ne avete ormai a sufficienza per scartare le spiegazioni comuni” (..)
“Come posso arrivare alla spiegazione degli stregoni?”
“Accumulando potere personale. Il potere personale vi farà scivolare con la massima facilità in un'area dove la spiegazione degli stregoni è possibile.”
(..)
Gli dissi di aver ricevuto lettere di varie persone le quali affermavano che facevo male a scrivere intorno al mio apprendistato. Citavano come precedente il fatto che i maestri delle dottrine esoteriche orientali esigevano segreto assoluto sul loro insegnamento. 
“Forse quei maestri si compiacevano di essere dei maestri.” disse senza guardarmi “Io non sono un maestro, sono solo un guerriero. Perciò non posso veramente sapere ciò che sembra bene ad un maestro.”
“Ma può darsi che io riveli cose che non devo, don Juan”.
“Non importa ciò che uno rivela o tiene per sè” egli rispose “Tutto ciò che facciamo, tutto ciò che siamo, poggia sul nostro potere personale. Se ne abbiamo a sufficienza, una sola parola gettata a noi può bastare a mutare il corso delle nostre vite. Ma se non abbiamo sufficiente potere personale, il più splendido brano di saggezza può esserci rivelato, e questa rivelazione non cambierà proprio nulla.”

(da L'isola del Tonal, C. Castaneda)

domenica 22 aprile 2012

Spero che non vi facciate ipnotizzare da me.

Vi prego, quello che dico ha un senso, non parlo a casaccio. Voi mi ascoltate in silenzio.
Se questo silenzio è soltanto il risultato di essere schiacciati da un'altra personalità, o dalle idee, è totalmente privo di valore. Ma se il silenzio è il risultato naturale della vostra attenzione che osserva i vostri pensieri, la vostra mente, allora non vi state facendo ipnotizzare.
In questo modo non state creando un nuovo collettivo, un nuovo seguito e un nuovo leader. Che orrore, sarebbe privo di senso e terribilmente distruttivo.
Se siete realmente svegli, se vi osservate interiormente, scoprirete che questi discorsi sono stati utili, perchè vi hanno rivelato il funzionamento della vostra mente.

Allora non avete più da imparare da un altro; non c'è nè insegnante, nè discepoli, nè seguaci.

La totalità di tutto ciò è nella vostra coscienza e chi descrive questa coscienza non è un leader. Non adorate una mappa, il telefono o la lavagna su cui è scritto qualcosa.
Perciò, questa non è la creazione di un nuovo gruppo e di nuovi seguaci, almeno per quanto mi riguarda. Se li creerete voi, sarete voi a soffrire.

Se osservate la vostra mente, che è quello che vi sta dicendo la lavagna, questa stessa osservazione vi porta a fare una straordinaria scoperta e questa scoperta produce da sé la sua azione.

(J. Krishnamurti, Come siamo)