Krishnamurti: Che cos’è la paura? La paura esiste solo in rapporto a qualcosa, non esiste di per se stessa. La paura viene in essere in rapporto a un’idea, a una persona, alla perdita dei possessi, e così via. Si può avere paura della morte, che è l’ignoto. C’è paura dell’opinione pubblica, di quello che dicono gli altri, paura di perdere il lavoro, paura di essere rimproverati o sgridati. Ci sono varie forme di paura, profonde e superficiali, ma qualunque paura è in rapporto a qualcosa.
Quando lei chiede: “Come posso liberarmi dalla paura?”, in realtà intende: “Posso liberarmi da tutti i rapporti?”. Mi capisce?
Se è il rapporto che provoca paura, chiedere se si può essere liberi dalla paura è come chiedere se si può vivere nell’isolamento. Ovviamente, nessun essere umano può farlo. Non esiste vita in isolamento, si può vivere solo nel rapporto.
Quindi, per essere liberi dalla paura occorre comprendere il rapporto, il rapporto della mente con le sue stesse idee, con alcuni valori, il rapporto tra marito e moglie, tra l’individuo e i suoi possessi, tra l’individuo e la società.
Se comprendo il mio rapporto con voi, allora non c’è paura, perché la paura non esiste di per sé, ma si sviluppa nel rapporto.
Quindi il nostro problema non è come superare la paura, ma scoprire prima di tutto che cos’è adesso il nostro rapporto, e che cos’è il rapporto corretto.
Non abbiamo bisogno di creare rapporti corretti, perché nella comprensione stessa del rapporto nasce il corretto rapporto.
(Sul rapporto, Krishnamurti)