giovedì 29 marzo 2012

Intervista a dieci maestri illuminati viventi

Una volta guardavo un video, titolo “Il fiore del nirvana” sottotitolo “Intervista a dieci maestri illuminati viventi”..

 “Che cos'è l'illuminazione?” chiede la ragazza del video ad uno dei maestri illuminati che sta intervistando.
Il maestro sembra cercare una risposta, poi dice: “E' svegliarsi finalmente alla realizzazione che non c'è nessuno nel corpo” sorride “e che quella cosa a cui ti riferivi come “me” o “io” non è ciò che credevi fosse”

“Cosa bisogna fare per illuminarsi” chiede ancora la ragazza.
Il maestro cerca le parole “Questa è una domanda ingannevole..” sorride “Ciò che devi fare è assolutamente niente, ma il problema è che se dico questo a qualcuno, vorrà sapere qual è la tecnica.. come faccio a non-fare?” alza le spalle “Naturalmente non fare nulla, siedi, sii soltanto presente a qualsiasi pensiero o sensazione è presente nella mente e guarda che il contenitore di queste cose non è un pensiero o una sensazione.. tutto qua... tu sei il contenitore, tu non sei un pensiero o una sensazione. Sei l'osservatore di queste cose come appaiono, semplicemente siedi con loro e solo, lasciale stare, non toccarle, non identificarti con loro.. soltanto mantieni la tua attenzione sulla consapevolezza che sta osservando queste cose.. loro sono gli oggetti, la consapevolezza è il soggetto, non è un oggetto, non può mai essere oggettivata..”

La ragazza vuole sapere ancora dell'altro.
“Perchè siamo stati condizionati fin da bambini piccoli e ci hanno detto cosa siamo” prosegue lui “sei un bambino piccolo, sei una bambina piccola, sei cattivo, sei buono.. e così tu prendi tutte queste etichette e le attacchi nel vuoto e lentamente costruisci questa identità, e poi devi mantenere questa identità, e questa identità allora diventa un'attività costante..di rimettere a posto queste etichette sul vuoto al loro centro” muove le mani come se stesse raccogliendo le etichette in una palla “e improvvisamente un giorno non puoi farlo, semplicemente, per qualsiasi ragione.. puoi aver letto ogni etichetta... io non sono questo, io non sono questo, io non sono questo...” e butta indietro con le mani le etichette “Arrivi a questo centro vuoto.. in molti casi lo sforzo di riattaccarle semplicemente ti rende esausto.. loro cadono e tu arrivi.. wow, l'assaggio! Così vedi sembrerebbe essere un processo” esclama quasi alzandosi dalla sedia come se fosse scomodo stare lì seduto “sì sono d'accordo” si risiede “ma in realtà ciò a cui arrivi, è già ciò che sei sempre stato, 100% di questo già”