"Per favore amami!>" (..)
Ecco quello che siamo: scimme con piattini di latta per l'elemosina.
Così prevedibili, così deboli. Masturbatori. Siamo sublimi, ma la scimmia insana non ha energia per vedere. Così il cervello della bestia prevale. Non possiamo afferrare la nostra finestra di opportunità, il nostro "centimetro cubo di chance". Non possiamo, siamo troppo occupati a tenere la mano di mammina. A pensare come siamo meravigliosi e unici e sensibili. Non siamo unici! Le sceneggiature delle nostre vite sono già state scritte, da altri. (..)
Dobbiamo imparare a mollare la presa. collezioniamo ricordi e li incolliamo su degli album, come biglietti per uno spettacolo di Broadway di dieci anni fa. Moriamo attaccati a souvenir. Essere uno stregone è avere energia, curiosità e fegato per lasciare le cose, per fare salti mortali nell'incognito. Tutto ciò di cui si ha bisogno sono delle ridefinizioni, regolare gli strumenti. Dobbiamo vederci come essere che devono morire. Una volta che accettiamo questo fatto, i modi si schiuderanno per noi.
Ma per abbracciare questo concetto devi avere delle "balle d'acciaio".
(da Interviste a Carlos Castaneda, Si vive solo due volte)