Bisogna essere consapevoli di questo processo totale, di come nascono le idee, di come l'azione scaturisce da esse, e di come le idee controllano l'azione e perciò la limitano, dipendendo dalla sensazione. Non importa quali siano le idee, se siano di sinistra o di estrema destra. Fin tanto che ci aggrappiamo alle idee, siamo in uno stato in cui non può esserci esperienza alcuna; ci limitiamo a vivere nel regno del tempo - nel passato, che continua a produrre sensazioni, o nel futuro, che è in sé una diversa forma di sensazione. Soltanto quando la mente è libera dalle idee, è possibile esperire.
Le idee non sono la verità; la verità è qualcosa che deve essere sperimentata direttamente, di momento in momento. Non è un'esperienza che si desidera - poiché in tal caso è semplicemente sensazione. Solo quando si riesce ad andare oltre il groviglio delle idee - che costituisce l'"io", la mente, che è dotato di parziale o totale continuità - , solo quando si riesce a superarlo, allorché il pensiero è completamente muto, solo allora si realizza uno stato dell'esperire. E si saprà allora che cos'è la verità.
(Jiddu Krishnamurti)