lunedì 10 dicembre 2012

Il guaio è che nessuno conosce bene qualcosa.

Dicendo questo, pensavo in modo particolare ai 'Tarocchi' e a tutta la letteratura riguardante i 'Tarocchi'.
"Sì, disse G., attraverso la lettura si può trovare molto. Per esempio, considerate il vostro caso: voi potreste conoscere già molte cose se foste capace di leggere.
Mi spiego: se voi aveste compreso tutto quello che avete letto nella vostra vita, avreste già la conoscenza di ciò che ora cercate. Se aveste capito tutto quanto è scritto nel vostro libro, qual è il suo titolo? — e invece delle parole Tertium Organum' *pronunciò qualcosa di assolutamente impossibile — toccherebbe a me venire da voi, inchinarmi e pregarvi di insegnarmi. 
Ma voi non comprendete né quello che leggete, né quello che scrivete. Non capiteneppure quel che significa la parola comprendere.
La comprensione è tuttavia la cosa essenziale, e la lettura può essere utile solo a condizione che si comprenda ciò che si legge. 
Ma naturalmente nessun libro può dare una preparazione reale. È quindi impossibile dire quali siano i libri migliori. 
Ciò che un uomo conosce bene — e accentuò la parola'bene' — questa può essere la sua preparazione. Se un uomo sa bene come si prepara il caffè, o come si fanno bene le scarpe, allora è già possibile parlare con lui. Il guaio è che nessuno conosce bene qualcosa.
Tutto è conosciuto alla meglio, in modo superficiale".

(Frammenti di un insegnamento sconosciuto, P.D. Ouspensky)