sabato 14 aprile 2012

L'importanza personale

Fui molto sorpreso che mi parlasse; ero arrivato alla casa da vari giorni e lui non aveva mai nemmeno risposto ai miei saluti.  Mentre Don Juan e io stavamo uscendo di casa, la Gorda ci intercettò e pretese che la portassimo con noi. Sembrava decisa a seguirci.
Con voce molto ferma Don Juan le disse che doveva discutere con me di certe cose in privato.
"Parlerete di me" disse la Gorda; il tono e io gesti tradivano diffidenza e collera.
"Ebbene sì!" rispose seccamente Don Juan. Passò dinanzi a lei senza girarsi a guardarla.
Lo seguii e camminammo in silenzio fino alla piazza del paese.
Quando ci fummo seduti gli chiesi di che diavolo potessimo discutere a proposito della Gorda.
Mi pesava ancora lo sguardo minaccioso che mi aveva rivolto quando eravamo usciti di casa.
"Non abbiamo da discutere nulla sulla Gorda o su nessun'altra persona" rispose "Lo dissi solo per punzecchiare la sua importanza personale. E ha funzionato. Ce l'ha a morte con noi. io la conosco bene, starà parlando tra sè e sè e si sarà detta quanto le basta per darsi fiducia e sentirsi indignata per essere stata rifiutata e trattata da stupida."
"E se non parleremo della Gorda di cosa parleremo?" gli chiesi.
"Continueremo il discorso che cominciammo ad Oxaca" rispose "Capire questa spiegazione richiederà il tuo massimo sforzo. Devi essere disposto a cambiare di continuo livello di consapevolezza, e mentre saperemo presi dalla nostra conversazione, esigerò la tua totale concentrazione e pazienza."
A mo' di lamentela gli dissi che mi aveva fatto sentire molto a disagio rifiutandosi di rivolgermi la parola dopo il mio arrivo a casa sua.
Mi guardò ed inarcò le sopracciglia. Un sorriso apparve e scomparve dalle sue labbra, fugacemente. Mi resi conto che mi stava facendo capire come anch'io fossi confuso quanto la Gorda.
"Stavo punzecchiando la tua importanza personale." disse col volto aggrottato "L'importanza personale è il nostro peggior nemico. Pensaci, quello che ci indebolisce è sentirsi offesi dai fatti e misfatti dei nostri simili. La nostra importanza personale chiede che noi si passi la maggior parte delle nostra vita offesi da qualcuno"

(da Il fuoco dal Profondo, C. Castaneda)